È nata la prima applicazione anti – social che si pone come obiettivo quello di portare le persone a mostrarsi per come sono senza filtri e inganni. Stiamo parlando di Be Real, lanciata nel 2020 e ideata da Alexis Barreyat e Kevin Perreau. Il suo slogan Your friends are real (i tuoi amici sono reali), rispecchia fedelmente il desiderio di favorire la nascita di relazioni più vere, lontane da influencer e pubblicità.
Si tratta di un social network che punta di più sull’autenticità dei contenuti. L’applicazione con una notifica indica il momento in cui è possibile scattare una fotografia nell’arco di due minuti, ovunque ci si trova e in qualsiasi situazione. Pubblicato il contenuto, resterà disponibile sul profilo per un giorno al termine del quale verrà cancellato in automatico.
Contrariamente ai social network più famosi, Be Real non presenta follower, like e neanche condivisioni (l’unica modalità di interazione è quella del commento sotto l’immagine), tuttavia, i contenuti autentici e sinceri rendono il tutto molto divertente e inusuale.
Si potrebbe definire come social della spontaneità, che pone dei vincoli agli utenti, come ad esempio quello di poter accedere solo una volta al giorno ed utilizzare foto scattate sul momento senza alcun filtro.
Per i brand l’approccio con una realtà social come Be Real è del tutto nuovo e se vogliono essere presenti su questo social devono farlo con la stessa spontaneità che viene richiesta agli utenti.
Ad esempio, Mango, il marchio di moda Spagnolo ha deciso di essere presente e ha utilizzato Be Real per mostrare quello che realmente accade nel dietro le quinte del lavoro svolto ogni giorno.
Per diverse realtà aziendali, può essere un vantaggio utilizzare Be Real per mostrare la loro autenticità e spontaneità, mostrando ad esempio il lavoro quotidiano del Team, come si svolge uno shooting o scatti inaspettati così da stupire l’utente.
L’avvento di questo social network rappresenta un grande cambiamento, che spinge ad essere se stessi, regolare la quantità di contenuti pubblicati come a cercare di riportare la gente a vivere di più la vita reale e trascorrere meno tempo dietro al monitor di un cellulare per mostrare quello che più delle volte viene “romanzato” attraverso filtri e migliorie.
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