Qualche giorno fa Elon Musk pubblica questo tweet dove dichiara che verrà limitata per ogni account la lettura dei tweet, con modalità diverse a seconda del tipo di profilo.
Scoppia l’indignazione generale, ma fermiamoci a ragionare un attimo.
La questione “limite di frequenza superato” è dovuta al fatto che altre piattaforme (fra cui Open AI, quella di ChatGpt) stiano effettuando letture massive sulla piattaforma per acquisire dati di “sentiment analysis” su Twitter.
In pratica i tweet vengono letti, analizzati da un motore inferenziale e ricavate informazioni sui trend di opinione.
Cosa che su twitter è possibile da sempre, l’algoritmo è – semplificando – aperto, al contrario degli altri social. Un mio studente, tra i più brillanti (ciao Marco), per la sua tesi sviluppò una app per fare sentiment analysis su twitter, ma ora lo fanno realtà come Open AI con potenzialità diverse.
Questi dati, che sono molto più consistenti e sinceri di quelli raccolti dai sondaggi, possono venire utilizzati per scelte su beni di consumo, proposte finanziarie o, ovviamente, per fini politici.
Chi fa questo genere di ricerca in pratica ruba risorse di Twitter senza, di fatto, fornire un guadagno alla piattaforma ispezionata.
Se voi foste Elon Musk non vi roderebbe un attimino?!
La contromossa, temporanea, è stata quella di limitare gli accessi in lettura. Immagino che a Twitter stiano studiando sistemi per individuare questo tipo di letture, distinguerle da quelle regolari e intercettarle o tariffarle.
L’aspetto più inquietante, se vogliamo, è che elaborando i dati raccolti, le AI possono iniziare a produrre tweet ben più efficaci di quelli della fabbrica di troll.
La cosa può assumere importanza fondamentale nelle prossime elezioni americane quando i sistemi saranno a punto e qualsiasi candidato potrà acquisirne i servizi per una forma di propaganda indistinguibile dalla esposizione di un’opinione umana di alto livello.
Cambridge Analitica docet.
Il provvedimento deve avere per forza carattere di urgenza ed essere temporaneo. La limitazione nelle letture impedisce anche la lettura dei tweet pubblicitari. Gli inserzionisti ne sono danneggiati e potrebbero rivalersi sulla piattaforma.
Alle cose va cercata sempre una spiegazione che difficilmente è il primo link o il primo tweet.
Lasciarsi trasportare dall’indignazione generale, fungere passivamente da megafono a informazioni solo perché le condividono tutti non è esattamente segno di grande senso critico.
Siamo una giovane realtà editoriale e non riceviamo finanziamenti pubblici.
Il nostro lavoro è sostenuto solo dal contributo dell’editore (CuDriEc S.r.l.) e dagli introiti pubblicitari. I lettori sono la nostra vera ricchezza. Ogni giorno cerchiamo di fornire approfondimenti accurati, unici e veri.
Sostieni Moondo, sostieni l’informazione indipendente!
Desidero inviare a Moondo una mia libera donazione (clicca e dona)
GRATIS!!! SCARICA LA APP DI MOONDO, SCEGLI GLI ARGOMENTI E PERSONALIZZI IL TUO GIORNALE
La tua opinione per noi è molto importante.
L'intelligenza artificiale generativa rappresenta senza dubbio una delle innovazioni tecnologiche più dirompenti e promettenti degli…
Le elezioni del prossimo Presidente degli Stati Uniti si svolgeranno il 5 novembre ed in…
Come distribuiamo il nostro budget? Quali saranno i canali da presidiare? Come dovremmo comportarci con…
Il 20 e 21 novembre a Milano si terrà il Marketing Forum, un appuntamento imperdibile…
"𝑼𝒏'𝒊𝒅𝒆𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒖𝒏 𝒕𝒆𝒎𝒑𝒐 𝒔𝒆𝒎𝒃𝒓𝒂𝒗𝒂 𝒓𝒂𝒅𝒊𝒄𝒂𝒍𝒆 𝒔𝒊 è 𝒕𝒓𝒂𝒔𝒇𝒐𝒓𝒎𝒂𝒕𝒂 𝒊𝒏 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒅𝒊 𝒄𝒉𝒊𝒄, 𝒑𝒐𝒊 𝒅𝒊…
Nell'era digitale moderna, le aziende devono affrontare un panorama competitivo in continua evoluzione. Una delle…