SEO

Dalla ricerca alla relazione

“Dalla ricerca alla relazione” sarà il mio mantra fino al prossimo cambiamento e ne avrei parlato già a &Love Story ma, ahimè, tocca aspettare tempi migliori, passiamo oltre, e basta che mi intristisco. Per cui ho pensato, questa settimana, che voglio raccontarvi il mio POV [come dicono iggiovani] su ciò che dobbiamo fare e che non può più aspettare.

Ho letto anche una bellissima Fastletter di Giorgio Tave, a slide belle che ultimate, che riprendeva anche il minuto 30 dello speech di Danny Sullivan che, anch’io ho riportato nelle mie slide, per far capire che la confusione generata dagli acronimi è la classica manovra cretina che si fa per creare una nuova proposta di valore, quando il nostro mercato non ha ancora capito a cosa serve la SEO.

Inizio dalla storia più triste del mondo: la morte della SEO per la milionesima volta. E vi dico la fine della storia: non è che è morta la SEO è cambiato il web ed è cambiato pure prima dell’avvento delle AI, diciamo pure che loro hanno accelerato il cambiamento.

Quello che dovrebbe assolutamente cambiare è la composizione del budget marketing delle Aziende per focalizzarsi su due punti principali:

1. casa nostra, IL NOSTRO SITO WEB, il punto di riferimento del nostro brand che deve essere usabile, veloce, ricco di contenuti pazzeschi [cose che si dicono dalla notte dei tempi ma, ahimè, manco con le AI ce ne stiamo preoccupando] perché tutto convoglio nell’unico luogo in cui possiamo portarci a casa il pubblico veramente

2. attaccamento al brand, RELAZIONE, marketing automation fatta bene, insomma, perché quando si entra nel sito dovrebbe essere come entrare nella ragnatela, ci si resta incollati. Certo, l’immagine non è fantastica, ma rende perfettamente l’idea. Il pubblico deve rimanere con noi, perché se i click diminuiscono non ne va perso mezzo. Perché se le persone preferiscono arrivare al sito web dai social o da altri canali [dalle PR alle ADS e tutto quello che vi viene in mente compresi gli eventi e le fiere di settore], non vanno perse per strada.

Era il 2021 quando portavo il mio schemino, trito e ritrito perché per me mai cambiato, sul blog e il suo ecosistema. Siamo alla fine del 2025, e ancora non abbiamo visto nulla del futuro che ci aspetta, ma continua anche quest’anno ad essere moderno. L’ultima slide, l’ho pensata con Gemini, la volevo semplice ed esaustiva.

Semplice, perché cercare di fare tutto quando abbiamo tutto fatto male da tempo, non vale la pena. Focalizziamoci sulla ricerca [perché le persone cercano ovunque, si chiama “Search Engine Optimization” sempre e comunque] e la relazione che instauriamo con chi ci trova.

Ma, facciamolo. Mettiamolo a budget. Sconvolgiamolo.

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Pubblicato da
Giulia Bezzi
Tags: seo

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