SoftwareIntelligenza o inconscienza artificiale?

Intelligenza o inconscienza artificiale?

Autore del contenuto

Finalmente ho trovato il tempo per leggere “Incoscienza Artificiale“, il bel libro di Massimo Chiriatti.

Questi i punti chiave che mi sono appuntato:

✅ Il ragionamento parte dalla riflessione che troviamo in prefazione: “L’uomo vede l’IA come una macchina in grado di prendere le sue decisioni, ma si sbaglia, perché è solo un calcolatore di simboli, anche se sempre più sofisticato. L’IA vede l’uomo come un insieme di numeri, ma si sbaglia, perché la coscienza è incomputabile”.

✅ Di uno strumento (in questo caso la tecnologia) siamo soliti dire che non è né buono, né cattivo, dipende dall’uso che se ne fa. Vero! Ma nel caso dell’IA dobbiamo aggiungere che non è neanche neutrale, poiché gli algoritmi che ne sono alla base si “nutrono” di dati, che sono spesso risultato di scelte soggettive. Scrive Massimo: “Noi siamo sempre di parte, è la nostra natura. Perché pretendere allora l’imparzialità degli algoritmi, che non fanno altro che seguirci e leggerci?”

✅ “La curiosità ci salverà dall’algoritmo”, questa mia affermazione continua a trovare conferma. Dobbiamo fare di tutto per non farci rinchiudere nei “walled garden” (giardini recintati), in cui entriamo spinti dalla paura di essere esclusi dall’accesso all’informazione, ma la cui uscita è ostacolata da alti muri. Eppure non possiamo fare a meno di essere connessi, se è vero quanto scrive Chiriatti che: “non sarà la specie più forte a sopravvivere, né la più intelligente, ma quella più connessa”. Ed ancora: “Solo se restiamo diversi miglioreremo, anche ibridandoci con l’IA, ma se azzeriamo le nostre differenze l’IA avrà gioco facile nel sostituirci”.

✅ Occorrono competenze diverse ed eterogene, per comprendere cosa accade e come lavora (e decide) la “black box”, ovvero il processo algoritmico. Mano a mano che l’IA migliora e perfeziona i suoi risultati, nello svolgimento di compiti specifici e verticali, serviranno sempre più competenze multidisciplinari ed orizzontali. Chi avrà la capacità di orientarsi tra discipline diverse, possiederà la creatività che serve alle aziende ed alla società.

Insieme a “Etica dell’intelligenza artificiale” (Luciano Floridi), “L’algoritmo e l’oracolo” (Alessandro Vespignani) e “Le macchine di Dio” (Helga Nowotny) un libro che chiude il cerchio sullo stato dell’arte relativo all’intelligenza artificiale.



Siamo una giovane realtà editoriale e non riceviamo finanziamenti pubblici. Il nostro lavoro è sostenuto solo dal contributo dell’editore (CuDriEc S.r.l.) e dagli introiti pubblicitari. I lettori sono la nostra vera ricchezza. Ogni giorno cerchiamo di fornire approfondimenti accurati, unici e veri.
Sostieni Moondo, sostieni l’informazione indipendente!
Desidero inviare a Moondo una mia libera donazione (clicca e dona)

GRATIS!!! SCARICA LA APP DI MOONDO, SCEGLI GLI ARGOMENTI E PERSONALIZZI IL TUO GIORNALE



La tua opinione per noi è molto importante.
Commento su WhatsApp Ora anche su Google News, clicca qui e seguici



Potrebbe interessarti anche:





Siamo una giovane realtà editoriale e non riceviamo finanziamenti pubblici. Il nostro lavoro è sostenuto solo dal contributo dell’editore (CuDriEc S.r.l.) e dagli introiti pubblicitari. I lettori sono la nostra vera ricchezza. Ogni giorno cerchiamo di fornire approfondimenti accurati, unici e veri.
Sostieni Moondo, sostieni l’informazione indipendente!

Desidero inviare a Moondo una mia libera donazione (clicca e dona)



La tua opinione per noi è molto importante.
Commento su WhatsApp
Ora anche su Google News, clicca qui e seguici



Iscriviti alla nostra newsletter gratuita

Rimani sempre aggiornato sugli ultimi approfondimenti.
Lascia il tuo indirizzo mail, seleziona i tuoi interessi e ricevi gratuitamente sulla tua casella di posta la prima pagina di Moondo con le notizie più interessanti selezionate per te.