Woocommerce, un plugin di ecommerce open source per WordPress molto diffuso, sta per lanciare sul mercato la propria soluzione per i pagamenti elettronici. La soluzione è in beta e l’ho scoperta per caso: quattro giorni fa Automattic, la società che ne gestisce lo sviluppo, ha rilasciato una urgente patch per Woocommerce per correggere una importante vulnerabilità (se hai un sito con woocommerce, fai attenzione, aggiorna subito!).
In quella occasione hanno detto di avere sospeso il test di WooPay. E mi sono chiesto che cosa diavolo fosse.
WooPay è la soluzione proprietaria per la gestione dei pagamenti online: l’utente si registra su WooPay, associa una propria carta di credito e, su tutti i siti che avranno installato WooPay, i dati di pagamento verranno richiamati automaticamente non appena inserirà la propria mail in fase di checkout. L’obiettivo è il solito “frictionless”, far sì che gli utenti, al momento del pagamento, vadano via veloci.
Un copia e incolla di Paypal e di tante altre soluzioni simili.
Ne sentivamo il bisogno? Eh, questo non lo so. La patch sulla sicurezza appena rilasciata (proprio sui pagamenti…) testimonia il fatto che non si puà mai stare tranquilli: perchè lasciare in rete i nostri dati più sensibili? Davvero costa così tanto, al momento dell’acquisto, recuperare le nostre credenziali? (dati della carta o di accesso all’home banking ad esempio).
Costa in termini di conversioni! (Mi urleranno dietro gli esperti)
Vero ma sembra sempre che gli utenti siano intelligentissimi nel subirsi le campagne adv (pardon, di engagement), gestire siti e app, infilare i prodotti giusti nel carrello ma… niente, per pagare, qualcuno o qualche cosa, li debba sempre aiutare (pardon, accompagnare)…