EventiWMF 2026: Bologna capitale dell’innovazione tra AI, tecnologia e “Business of Tomorrow”

WMF 2026: Bologna capitale dell’innovazione tra AI, tecnologia e “Business of Tomorrow”

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Dal 24 al 26 giugno 2026 il WMF – We Make Future torna a BolognaFiere con la sua tredicesima edizione e rilancia l’ambizione di essere uno snodo internazionale per imprese, investitori e istituzioni attive nei settori Intelligenza Artificiale, tecnologia e innovazione digitale. L’appuntamento, presentato come una piattaforma di business globale, punta a favorire partnership, incontri B2B e accesso a capitali, rafforzando al contempo l’attrattività del Made in Italy nei mercati esteri.

I numeri del 2025 e l’obiettivo 2026

A sostenere la narrativa di crescita sono i dati dell’edizione 2025: 73.000 presenze, 700 espositori da oltre 90 Paesi e oltre 2.800 meeting B2B pre-programmati. Numeri che, secondo l’organizzazione, hanno consolidato il WMF come “marketplace” di incontro tra domanda e offerta di innovazione: buyer, corporate, stakeholder pubblici e privati, ma anche interlocutori finanziari interessati a progetti scalabili.

Nel 2026 l’impianto resta quello di una fiera trasversale, pensata non solo per agenzie digitali e software house, ma per un perimetro più ampio di aziende e filiere che stanno integrando tecnologie emergenti nei processi e nei prodotti.

Un marketplace per i settori che stanno ridisegnando l’economia

Il WMF 2026 mette in evidenza un ecosistema di ambiti applicativi molto esteso: MedTech e Digital Health, FinTech e Cybersecurity, Smart Manufacturing e Industry 4.0, Mobilità e Smart Cities, Green Tech, energia e clima, Education, HR e Future of Work, Blockchain e Web3, fino a spazio, creatività e media. L’obiettivo dichiarato è offrire un contesto in cui queste realtà possano incontrare potenziali clienti e partner, sviluppare collaborazioni e avviare relazioni commerciali anche su scala internazionale.

Accanto al programma in fiera, Bologna ospiterà anche side event: momenti riservati, showcase e incontri mirati con investitori, oltre a occasioni di confronto con delegazioni estere e grandi player tecnologici.

“Business of Tomorrow”: crescita e impatto nella stessa traiettoria

Il filo conduttore dell’edizione 2026 è il concetto di Business of Tomorrow, presentato come un modello economico in cui profitto e impatto positivo non sono alternativi, ma si rafforzano a vicenda. In questa cornice, il WMF rivendica un ruolo di “strumento al servizio della società attraverso il business”, soprattutto in un contesto segnato da transizioni complesse: digitale, energetica, climatica e geopolitica, con l’AI generativa come acceleratore trasversale.

Il tema si collega anche alle discussioni emerse nell’edizione 2025 sulle responsabilità sociali, etiche e politiche associate allo sviluppo tecnologico e all’adozione dell’Intelligenza Artificiale, con interventi istituzionali che hanno richiamato la necessità di collaborazione tra imprese, università, cittadini e pubbliche amministrazioni.

Una piattaforma che lavora tutto l’anno: Stati Uniti e Arabia Saudita

Pur avendo il suo baricentro a Bologna, il WMF si descrive come una piattaforma attiva lungo l’arco dell’anno, con tappe internazionali progettate per estendere il network e creare opportunità di business oltre i confini europei.

Tra gli appuntamenti annunciati:

  • CES di Las Vegas (6–9 gennaio 2026): presenza del WMF con una conferenza stampa dedicata, anticipazioni sulla prossima edizione e una startup competition organizzata con il supporto di ICE, che offrirà alle vincitrici la possibilità di accedere al WMF di Bologna.
  • “AI for Future” a San Francisco (18 marzo 2026), presso Mind the Bridge: evento focalizzato su investimenti e Intelligenza Artificiale, pensato per favorire l’incontro tra venture capital, startup e corporate e per sostenere l’accesso al mercato americano.
  • Saudi Makes Future a Riyad (14–16 dicembre 2026): debutto in Medio Oriente, nato da una partnership tra Search On Media Group e partner locali, con l’obiettivo di connettere imprese, università, centri di ricerca e investitori internazionali su progetti AI applicati a istruzione, sanità, industria ed energia.

Al di là delle etichette, il punto di attrazione per molte aziende è pragmatico: un contesto che promette relazioni commerciali, canali di funding, visibilità internazionale e un’agenda fitta di incontri strutturati.

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