SEO

Quanto costa un progetto SEO?

La domanda giusta sarebbe: quanto devi investire per avere un sito web che ti permetta di guadagnare dall’online? Investire è assolutamente differente da costare. Nonostante siano anni che lavoro per questo settore, a qualsiasi livello, in qualsiasi Azienda la comprensione dell’investimento è ancora fumosa, tanto quanto le informazioni che noi esperti del settore divulghiamo.

Ecco, perché in questo rapido articolo “mordi e fuggi” a zero h2 e massima concentrazione di numeri, voglio sfatare i miti dei 500€ al mese di canone SEO, della possibilità di cavarsela con 3 mesi di lavori e della frustrazione di mancanza di risultati di quelli prima di me.

Un progetto SEO costa in maniera differente a seconda del KPI di riferimento e degli altri canali di conversione attivati.

Per quanto vogliamo raccontarcela i KPI per il traffico organico sono praticamente 2:

  1. Traffico organico generato
  2. Conversione da traffico organico

Ed è totalmente differente la cosa: il primo KPI richiede solamente di portare persone a visitare il nostro sito web, il più possibile, ovviamente in target. Il secondo, richiede di presiedere un canale andando ad impattare anche sugli altri e non solo, richiede di avere chiaro dove e come le persone trovano difficoltà nel comprare.

Un progetto SEO costa in maniera differente se siamo all’inizio della presenza web di un Brand o se il Brand è bello che affermato. Già, perché se nessuno mi conosce, se non ci sono evidenti fattori online della mia presenza, anche fossi primo nella pagina di ricerca per mancanza di fiducia dettata dalla mancanza di conoscenza, non ci sarebbe clic alla mia pagina.

Se ho appena iniziato a raccontarmi online, non ci sono link verso di me, nessun tipo di referenza, non c’è anzianità di contenuto che decreta la mia esperienza in materia, per cui farò più fatica ad essere tra i primi su Google.

Un progetto SEO costa, più o meno, a seconda della competitività del settore, bellissimo lavorare per il settore ambiente e bonifiche in cui si usano ancora le fiere per fare affari e basta, una prateria sconfinata di possibilità online, venite a lavorare con me per il settore beauty, per esempio, e poi ne parliamo. Non si può pensare di investire poco per poter avere un progetto SEO affermato in determinati settori e non si può nemmeno pensare di farlo in 10 minuti: il ROI non è immediato ma, quando si inizia a crescere, è duraturo e con una conversione spaziale.

Un progetto SEO costa di più se gli altri canali di conversione non lavorano di concerto: avere campagne pubblicitarie attive in cui si lavora insieme per occupare più posti nella pagina di ricerca rimanendo sempre ben visibili, avere una community curata tra social ed email marketing, curare le proprie PR, utilizzare Content Creator conosciuti per i nostri contenuti, rendono il nostro lavoro più facile e, quindi, meno oneroso.

Un progetto SEO non costa, è un investimento che richiede tempo, risorse, soldi e non dovrebbe mai essere quotato da solo, le offerte dovrebbero essere a corpo, dovrebbero chiamarsi esclusivamente “progetto di crescita di guadagno da web“, perché quando si è attivata una strategia SEO e di contenuti, se l’agenzia web è ben organizzata e noi ce la godiamo un sacco quando possiamo lavorarci, possiamo:

  • servirci dello stesso contenuto più volte nella condivisione social e nelle nostre newsletter, quantomeno, sia come post dei social (con un contenuto di 1.000 parole si possono tranquillamente creare 10 post social e, se ora come ora, viene chiesto alle AI saranno loro a gestirvi la declinazione del contenuto);
  • utilizzare la strategia degli intenti di ricerca per gli altri canali di conversione, non è che chi si occupa della parte alta della SERP usa parole differenti per impostare le campagne advertising eh?
  • dare conferma di un determinato comportamento dell’utente perché noi sappiamo cosa cerca e come lo cerca, migliorando anche la proposta di valore, la comunicazione per gli altri canali, le risposte al customer care;
  • avere un sito web a prova di usabilità, velocità e comprensione perché siamo noi a creare la struttura iniziale dei contenuti e siamo noi a gestire la navigazione dello stesso e preoccuparci che sia a prova di pagespeed;
  • aumentare la Brand Awareness con la link building e i contenuti rilasciati dai Content Creator ma controllati da noi.

Dobbiamo aiutare i nostri potenziali clienti, nella compilazione dell’offerta, a comprendere che non può esistere un sito web che non sia SEO oriented, che non stimoli la ricerca intenzionale, che non abbia contenuti creati per informare, scaldare, fidelizzare chi verrà a leggerci.

Per cui quanto costa un progetto SEO? Dipende, ma assicuro che con 500€/mese di attività SEO non si fa nulla tranne perdere soldi e devastare il mercato perché non si ha il coraggio di dire: il web non è più per tutti, a meno che non ci sia nessuna fretta e non è nemmeno detto.

Sono d’accordo su investimenti bassi se con i nostri clienti siamo limpidi e cristallini, dichiarando che un basso investimento, forse, porterà qualche risultato a babbo morto, o che può essere un lavoro preparatorio ma che non si può pretendere di convertire e fare business così.

E ultima cosa, dobbiamo trovare il coraggio di dire sempre a chi vuole lavorare con noi “tu vai a produrre le tue cose, che alla tua attività web ci penso io” perché nessuno di noi entrerebbe nel concessionario della Ford a disquisire di come va costruita una Puma: si entra, si vede, si scelgono le caratteristiche e si attiva il finanziamento. Punto.

Smettiamola di far pensare che si possa fare nel nostro mondo: sta a noi educare i nostri clienti a lasciarci lavorare in pace senza dirci come dobbiamo lavorare solo perché hanno uno smartphone in mano. Ben venga la condivisione e il confronto ma, alla fine della fiera, il lavoro lo dobbiamo svolgere noi senza scendere a nessun compromesso se sappiamo che lede sul risultato finale.

L’educazione digitale, care Web Agency, sta a noi: è nostra responsabilità descrivere precisamente cosa ci si deve aspettare e quali sono i limiti oltre ai quali noi si lavora senza interferenze.

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Pubblicato da
Giulia Bezzi

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