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WMF2025 a tutta AI!

Dal 4 al 6 giugno sarà WMF – We Make Future 2025! BolognaFiere si prepara ad ospitare la più grande fiera internazionale europea dedicata all’innovazione in ambito Intelligenza Artificiale, tecnologia e digitale. 

Moondo sarà media partner dell’evento ed io avrò il piacere di essere presente per raccontarvi tutte le novità e le curiosità di un evento imperdibile per professionisti, aziende, startup, investitori e appassionati di innovazione digitale.

Perché partecipare al WMF 2025?

  • Ampia offerta formativa: oltre 90 stage formativi con esperti italiani e internazionali su temi come AI, coding, social media, advertising, e-commerce, brand e molto altro. Un’occasione unica per aggiornarsi sulle ultime tendenze e sviluppare competenze fondamentali per il futuro digitale.
  • Area espositiva e networking: più di 600 espositori da tutto il mondo, con oltre 700 brand e startup presenti nel 2024, che offrono opportunità di business e collaborazioni grazie agli incontri B2B e agli spazi dedicati al networking.
  • WMF For AI: un focus speciale sull’intelligenza artificiale con l’AI Global Summit, l’AI Festival e la Startup call AI 4 Future, che promuovono lo sviluppo di soluzioni AI per un futuro sostenibile e inclusivo. Le migliori startup avranno accesso a spazi di eccellenza come il Tecnopolo di Bologna, sede del Supercomputer Leonardo.
  • Future Show: una vetrina delle tecnologie più futuristiche come robotica avanzata, AR/VR, mobilità innovativa, con dimostrazioni dal vivo di robot umanoidi, jet suit, robot quadrupedi e persino una band di robot riciclati.
  • Mainstage: palco principale con talk, panel, round table, presentazioni di prodotti innovativi e spettacoli live con artisti internazionali, per un mix di cultura, tecnologia e intrattenimento.
WMF2025

Cosa seguirò io?

Inutile che vi dica che la mia attenzione sarà focalizzata sulle innovazioni tecnologiche più futuristiche esibite durante il WMF – We Make Future 2025:

  • Intelligenza artificiale (AI) personalizzata e generativa: strumenti AI che personalizzano l’esperienza dei partecipanti, suggerendo contenuti e creando interazioni su misura, oltre a soluzioni AI integrate per assistenti virtuali, automazione e analisi dati in tempo reale.
  • Realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR): tecnologie immersive che sovrappongono contenuti digitali al mondo reale o creano ambienti virtuali completamente nuovi, offrendo esperienze coinvolgenti e interattive. Queste tecnologie stanno diventando sempre più leggere, potenti e accessibili, aprendo nuove possibilità in educazione, intrattenimento e comunicazione.
  • Robotica avanzata e robot umanoidi: dimostrazioni dal vivo di robot umanoidi, robot quadrupedi e robot riciclati che esibiscono capacità di interazione, movimento autonomo e funzioni innovative, rappresentando il futuro della robotica applicata a diversi settori.
  • Tecnologie futuristiche di mobilità e dispositivi indossabili: tra cui jet suit e braccialetti intelligenti che migliorano l’esperienza fisica e digitale degli utenti.

Perchè partecipare al WMF2025?

Il WMF è pensato per una vasta community globale che include professionisti AI & Digital-Tech, amministratori delegati, investitori, istituzioni, startup, ONP, creator, studenti e appassionati di tecnologia. Un’occasione imperdibile per entrare in contatto con l’ecosistema dell’innovazione digitale e partecipare attivamente al futuro della tecnologia.

Vi invito quindi a non perdere questa straordinaria occasione di crescita, formazione e networking al WMF 2025, dal 4 al 6 giugno a BolognaFiere, biglietti disponibili qui. Seguite Moondo per aggiornamenti e approfondimenti esclusivi direttamente dall’evento.

Vi aspettiamo al WMF, dove il futuro prende forma!

E-commerce, come evolve la SEO con l’AI

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il modo in cui gli utenti interagiscono con i motori di ricerca e, di conseguenza, ridefinendo le strategie con cui gli E-commerce devono costruire la loro presenza online.

In un ecosistema dominato da risposte sintetizzate e percorsi d’acquisto sempre più fluidi, aggiornare la propria strategia SEO non è più un’opzione: è una necessità per restare competitivi. La SEO tradizionale, basata su keyword research e ottimizzazione on-page, da sola non basta più. Oggi i motori di ricerca, potenziati dall’AI, non si limitano a indicizzare i contenuti: li interpretano, li sintetizzano e li trasformano in risposte pronte per l’utente.

In questo nuovo scenario, essere trovati significa diventare la fonte primaria da cui l’AI attinge informazioni. Gli E-commerce devono quindi produrre contenuti pensati non solo per l’utente finale, ma anche per il modo in cui l’intelligenza artificiale legge, comprende e riorganizza i dati.

La trasformazione della ricerca: il valore delle intenzioni di ricerca

Se in passato la SEO si basava sulla gestione delle parole chiave, su una solida architettura tecnica e su contenuti ottimizzati, oggi questi elementi devono dialogare con nuove dinamiche di interpretazione semantica.

Strumenti come Google Search Generative Experience (SGE) e AI Overview stanno modificando la natura stessa della SERP: non più solo una lista di link, ma risposte intelligenti, costruite intorno alle reali intenzioni di ricerca.

Per gli E-commerce, questo significa creare contenuti in grado non solo di rispondere alle query, ma di inserirsi in conversazioni complesse e di intercettare i bisogni anche quelli non espressi dell’utente.

Tuttavia, l’innovazione non cancella i fondamenti: senza una solida base di ottimizzazione tecnica, un’architettura chiara contenuti strutturati, anche il miglior utilizzo dell’AI rischia di essere inefficace.

L’AI come acceleratore della produttività SEO

L’intelligenza artificiale rappresenta oggi un alleato prezioso per rendere le strategie SEO più rapide e performanti. Automatizzare task ripetitivi — come l’aggiornamento delle descrizioni di prodotto, la categorizzazione degli articoli o la personalizzazione dei contenuti — consente agli E-commerce di reagire con maggiore velocità ai cambiamenti del mercato.

Ma non si tratta solo di efficienza: si tratta di tempestività. Riuscire a intercettare bisogni emergenti prima dei competitor può fare la differenza tra il successo e l’irrilevanza.

Naturalmente, l‘apporto tecnologico deve essere integrato con attenzione: qualità editoriale, coerenza nel tono di voce e fedeltà ai valori del brand restano elementi imprescindibili.

SEO tecnica: un pilastro fondamentale

Se l’AI cambia il modo di produrre e gestire i contenuti, nulla può sostituire l’importanza di una solida ottimizzazione tecnica.

Un sito E-commerce deve garantire un’infrastruttura impeccabilevelocità di caricamentomobile responsiveness, sicurezza HTTPS, gestione avanzata dei dati strutturati e dei Core Web Vitals. L’AI può supportare nell’analisi e nel definire l’ordine di priorità degli interventi, ma la realizzazione pratica richiede competenze specialistiche consolidate.

La sinergia tra innovazione tecnologica e basi SEO tradizionali è ciò che distingue un progetto capace di scalare i risultati dai tentativi destinati a fallire.

L’importanza di un approccio integrato

Affidarsi a un’Agenzia SEO capace di integrare competenze tradizionali e innovazione tecnologica, rappresenta oggi una scelta strategica fondamentale per gli E-commerce.

Una visione davvero integrata unisce: analisi dei datiprogettazione semantica dei contenutiottimizzazione tecnicacomprensione evoluta delle nuove logiche di ranking e utilizzo consapevole dell’intelligenza artificiale. L’obiettivo non è solo aumentare la visibilità organica, ma costruire contesti digitali efficienti, capaci di generare valore nel tempo.

Articolo scritto in collaborazione con Archetipo.

SEOZoom Day 9 maggio 2025: Napoli capitale della formazione digitale

Viviamo un tempo in cui essere curiosi è un atto rivoluzionario. La curiosità è ciò che ci salva dall’omologazione dell’algoritmo, ci spinge a porci domande, a metterci in discussione, a crescere. Quale migliore occasione per essere curiosi e trovare risposte se non partecipare al SEOZoom Day 2025, il prossimo 9 maggio a Napoli? Un evento da non perdere per chi vuole fare la differenza. Sarà la giornata perfetta per confrontarsi con i migliori professionisti del digitale, per tornare in ufficio con soluzioni pratiche da mettere in atto subito!

Questo è il vero significato di una formazione efficace: non solo dirti cosa fare, ma mostrarti come farlo. Il SEOZoom Day non è solo un evento dedicato a SEO, AI e Content Marketing. È un punto di incontro tra chi vive il digitale ogni giorno e chi desidera imparare a gestirlo, piuttosto che subirlo. Perché non basta essere presenti online: bisogna esserci in modo strategico, consapevole e distintivo.

Partecipare al SEOZoom Day significa vivere una giornata immersiva, evento ideale per imprenditori, startup, content creator, giornalisti, agenzie digitali e per chiunque abbia voglia di migliorarsi davvero, andando oltre le mode del momento e gli hype passeggeri.

SEOZoom Day Napoli

Il tema dell’intelligenza artificiale sarà centrale. In un mondo dove l’AI è sempre più presente nei processi aziendali, è fondamentale imparare a sfruttarla al meglio. Secondo McKinsey, solo il 21% delle aziende che hanno integrato strumenti di AI ha ottenuto benefici concreti. Il SEOZoom Day vuole colmare questo gap: fornire visione, formazione e strumenti per non commettere errori ed investire nel digitale in modo efficace.

E poi c’è Napoli, la mia seconda casa. Una città che non è solo location, ma esperienza. Tra una sessione formativa e un caso studio illuminante, avrete il tempo per perdervi nei vicoli dei Quartieri Spagnoli, gustare una vera pizza napoletana o ammirare il Golfo dal lungomare. Perché formarsi, fare networking e crescere professionalmente non significa rinunciare alla bellezza e alla convivialità.

Chi lavora nel digitale non può più essere solo un tecnico o un esperto di tool. Deve essere un esploratore, un curioso, un innovatore capace di unire dati, tecnologia e umanità. Il SEOZoom Day 2025 è l’occasione perfetta per diventare tutto questo.

Segnatevi la data:
🗓 9 maggio 2025
📍 Palazzo Caracciolo, Napoli
🔗 Tutte le info su zoomday.it

Ci vediamo a Napoli!

Visite in calo sul sito web? Ecco cosa potrebbe essere successo

Può capitare che chi ha un sito web noti nel tempo insoliti cambiamenti nel traffico di utenti, sia singolarmente su ogni pagina che a livello globale. Il fenomeno riguarda moltissimi siti web e può essere spiegato tramite i cambiamenti, alcuni impercettibili, che stanno trasformando la rete in profondità.

Per gestire queste oscillazioni, bisogna, innanzitutto, analizzare lo stato del posizionamento del sito web, e poi valutare se sono presenti errori sul codice o eventuali altre problematiche che, di norma, incidono negativamente sul posizionamento.

In aggiunta, ci sarà da valutare un percorso di ottimizzazione che miri ad adeguare il sito web agli attuali standard di ricerca online, un mondo dove oltre ai soliti principali attori e concorrenti, è arrivata una grande novità: le AI generative.

Trattandosi di un quadro complesso e in via d’evoluzione, la miglior cosa da fare per non farsi trovare impreparati è contattare un consulente SEO fidato. Vediamo il perché.

Perché il traffico del sito sta diminuendo?

Ci sono diversi fattori che possono spiegare il calo delle visite su un sito web, e spesso si tratta di una combinazione di più elementi.

Uno dei motivi principali è l’evoluzione degli algoritmi di Google, che vengono costantemente aggiornati per migliorare la qualità dei risultati di ricerca. Se un sito non segue le nuove linee guida di posizionamento, potrebbe subire un downgrade nel ranking e perdere traffico.

Un altro fattore rilevante è il crescente utilizzo delle AI generative, che stanno cambiando il modo in cui gli utenti cercano informazioni online: esse forniscono risposte dirette alle domande degli utenti, riducendo la necessità di cliccare sui link dei siti web. Questo ha un impatto soprattutto sui siti che offrono contenuti informativi generici, meno distintivi rispetto ai risultati forniti dalle AI.

Inoltre, il calo del traffico potrebbe essere causato da problematiche tecniche del sito: errori nel codice, tempi di caricamento lenti o un’ottimizzazione mobile non adeguata possono penalizzare il posizionamento e scoraggiare gli utenti a navigare ulteriormente.

Come intervenire per migliorare il posizionamento?

La prima azione da compiere è un’analisi approfondita delle performance del sito. Google Search Console e Google Analytics, per citare gli strumenti di analisi più famosi, possono fornire dati essenziali su quali pagine stanno perdendo traffico, quali sono le parole chiave che non funzionano più e dove si verificano i problemi tecnici.

Una volta identificati i punti critici, si passa alla fase di intervento, che può includere il miglioramento dei contenuti, l’ottimizzazione delle parole chiave e l’aggiornamento della struttura del sito per renderlo più veloce e user-friendly. Se il calo di visite è legato alla competizione con le AI, potrebbe essere utile anche puntare su contenuti di nicchia, approfonditi e di alto valore, cosa che le intelligenze artificiali non sono ancora in grado di replicare con precisione.

L’importanza di una consulenza SEO professionale

Affrontare il calo di traffico senza una strategia può causare perdite di tempo e denaro, per cui vale la pena ingaggiare un consulente SEO.

Un professionista del settore è in grado di individuare con precisione le cause della perdita di visibilità e proporre strategie personalizzate per recuperare posizionamento e traffico.

È bene quindi agire tempestivamente, facendo affidamento sulla professionalità e sulle conoscenze di un esperto.

Articolo redatto in collaborazione con Laura Venturini.

Dopamina e dipendenza dai social media: come i “cuoricini” hackerano il nostro cervello!

Negli ultimi anni l’uso prolungato dei social media ha registrato una crescita esponenziale,
portando a preoccupazioni significative riguardo gli effetti sul comportamento delle nuove
generazioni e sulla salute mentale degli utenti iperconnessi. In questo articolo analizzeremo il ruolo della dopamina nella formazione di dipendenze comportamentali legate ai social media.

I social network sono diventati parte fondamentale della vita quotidiana, offrendo un accesso immediato ad interazioni sociali, informazioni e gratificazioni. Le piattaforme social come Instagram e TikTok sono strutturate per massimizzare il coinvolgimento, sfruttando il ciclo di ricompensa e motivazione del cervello.

Ma veniamo al dunque, cosa si intende per dopamina e perché sempre più spesso viene abbinata a comportamenti disfunzionali che si manifestano in Rete?

La dopamina è un neurotrasmettitore chiave nel controllo della ricompensa e della motivazione. Ogni volta che riceviamo uno stimolo positivo – come cibo, sesso o interazioni sociali – la dopamina viene rilasciata, rafforzando il comportamento che ha portato alla ricompensa. Nei social media, questo ciclo viene sfruttato attraverso segnali visivi e acustici come notifiche, “mi piace” e commenti, che agiscono come potenti rinforzi intermittenti, simili a quelli osservati nei modelli di dipendenza da gioco d’azzardo.

Alcuni studi scientifici affermano che il cervello degli adolescenti è particolarmente sensibile al rilascio di dopamina, poiché il sistema di ricompensa è iperattivo durante questa fase di sviluppo. Analizzando i comportamenti messi in atto in particolar modo dalla Generazione Z (ragazzi nati dal 1995 al 2010), notiamo sempre più spesso come i giovani sono più vulnerabili agli effetti gratificanti dei social media e più propensi a sviluppare comportamenti compulsivi. Inoltre, il bisogno di approvazione sociale e l’influenza dei pari, amplificano ulteriormente questa vulnerabilità.

L’iperconnessione costante sui social media è considerata una forma di dipendenza
comportamentale ed è caratterizzata da:

  1. Ricompensa Variabile: Gli algoritmi delle piattaforme social sono progettati per offrire
    ricompense casuali. Questo sistema intermittente è particolarmente efficace nel mantenere
    alta l’attenzione e nel promuovere l’uso compulsivo.
  2. Anticipazione della Ricompensa: Anche l’attesa di una possibile notifica o di
    un’interazione sociale gratificante è sufficiente per attivare il rilascio di dopamina. Questo
    porta ad un ciclo di controllo continuo dello smartphone, anche in assenza di nuove
    notifiche.
  3. Desensibilizzazione e Tolleranza: Con l’uso prolungato, il sistema dopaminergico diventa
    meno reattivo agli stimoli abituali, portando alla necessità di ricevere interazioni sociali più
    frequenti o intense per provare la stessa gratificazione.

L’esposizione continua agli stimoli social può innescare diverse problematiche psicologiche e
comportamentali come disturbi d’ansia, depressione e sindrome da FOMO (Fear of Missing
Out), ovvero quando la paura di perdere eventi o interazioni sociali stimola ulteriormente il bisogno di connessione continua, generando stress ed insoddisfazione. Un’altra problematica che troppo spesso si verifica in circostanze simili è la compromissione del sonno, generato dall’uso notturno dei social.

Possiamo dunque definire l’effetto dopamina come una forza potente che può trasformare
l’utilizzo eccessivo dei social media in una dipendenza comportamentale.

Mentre la tecnologia continuerà ad evolversi, il futuro della salute mentale dipenderà solo dalla nostra capacità di bilanciare l’uso dei social con una vita reale alimentata da interazioni offline e stimolata da attività ludico-creative.

Acquisire clienti con la SEO: parliamo di lead generation integrata

La SEO è fondamentale per generare lead qualificati nel contesto B2B. Non serve solamente ad aumentare la visibilità di un sito web, perché funge da catalizzatore per attrarre decision-maker nell’esatto momento in cui sono alla ricerca di soluzioni specifiche.

La forza della SEO risiede nella sua capacità di coniugare strategia, analisi e contenuti di valore, posizionando le aziende come leader del proprio settore. Questo articolo esplora come un approccio integrato alla SEO possa trasformare il processo di lead generation per aziende B2B, fornendo insight su tecniche, strumenti e sinergie con altre strategie digitali.

La scelta delle parole chiave: precisione e rilevanza

Nel B2B, individuare le giuste parole chiave è una delle attività più strategiche di un progetto SEO. Oltre a puntare su termini generici e ad alto volume di ricerca, occorre concentrarsi su keyword che riflettano le esigenze specifiche dei clienti potenziali. Le query più efficaci sono quelle che rivelano un intento chiaro, come “soluzioni per ottimizzazione logistica” o “software per gestione documentale”.

Questo processo richiede un’analisi approfondita tramite strumenti avanzati, come SEMrush o Ahrefs, che permettono di individuare non solo le parole chiave più pertinenti e i trend emergenti.

Le keyword selezionate devono essere integrate nei contenuti in modo organico, assicurando una lettura fluida e naturale. La scelta delle parole chiave deve, inoltre, essere allineata alle fasi del funnel: scoperta del brand, considerazione d’acquisto, presa della decisione.

Contenuti su misura per ogni fase del processo decisionale

Il contenuto è l’elemento cardine della SEO per la lead generation, specialmente nel B2B, dove i cicli decisionali sono più complessi. Un aspetto di cui le aziende B2B dovrebbero prendersi cura è la produzione di risorse che rispondano a domande e dubbi iniziali tipici del cliente: articoli di blog, guide pratiche e approfondimenti tematici, infatti, aiutano a catturare l’attenzione del target, ad offrire risposte precise e ad avvicinarlo all’azienda.

Una volta che il lead passa alla fase di considerazione, sarà il momento di passare a contenuti più dettagliati e di valore, come white paper, studi di caso o webinar: queste risorse devono essere accessibili, magari attraverso landing page ottimizzate, per favorire la raccolta di informazioni come dati di contatto o preferenze di acquisto.

Nella fase decisionale, invece, i contenuti devono concentrarsi sulla dimostrazione di valore. Testimonianze, comparazioni di soluzioni e video dimostrativi offrono al potenziale cliente le ultime informazioni necessarie per scegliere con sicurezza.

In ogni fase, la chiave è mantenere coerenza tra il messaggio trasmesso e le esigenze del pubblico.

La costruzione di link come leva per l’autorevolezza

La link building rappresenta uno degli aspetti più rilevanti della SEO, specialmente nel B2B, dove l’autorevolezza del dominio gioca un ruolo cruciale nella percezione del valore da parte degli utenti.

È fondamentale evitare pratiche scorrette, come l’acquisto di link o l’uso di schemi non etici, che potrebbero portare a penalizzazioni. Investire nella creazione di contenuti utili e facilmente condivisibili rappresenta la strategia più sostenibile, anche perché garantisce risultati duraturi e un miglioramento continuo dell’autorevolezza del sito.

L’utilizzo di strumenti di analisi, come Google Analytics o Search Console, permette di rilevare i punti di forza e le aree di miglioramento. Per esempio, una pagina che genera molte visite, ma poche conversioni potrebbe beneficiare di una revisione del layout o del messaggio.

La sinergia tra SEO e altre strategie di lead generation

La SEO raggiunge il massimo potenziale quando si integra con altre strategie digitali. Lavorare in sinergia con le campagne PPC, per esempio, consente di presidiare sia le query organiche che quelle sponsorizzate, aumentando così la visibilità complessiva. L’integrazione con l’email marketing, invece, permette invece di nutrire i lead acquisiti, trasformando il traffico in relazioni durature e redditizie.

Un’altra importante sinergia è rappresentata dai social media, che amplificano la portata dei contenuti SEO e favoriscono la condivisione, contribuendo alla costruzione di link.

In conclusione, un approccio integrato aiuterà l’azienda B2B nel migliorare la qualità delle interazioni, oltre ad assicurare che ogni lead venga gestito in modo personalizzato e che i ritorni sugli investimenti siano di valore.

Articolo redatto in collaborazione con VisilaY.

Intelligenza Artificiale nuova frontiera dell’innovazione: verso l’AI Festival 2025

L’Intelligenza Artificiale (AI) sta vivendo un periodo di espansione senza precedenti, toccando ambiti che vanno dalla creazione di contenuti alla robotica avanzata. Grazie all’innovazione tecnologica in costante progresso, questi sistemi intelligenti stanno diventando sempre più accessibili, offrendo soluzioni in grado di rivoluzionare intere filiere industriali, modelli di business e persino le abitudini di vita quotidiana.

Per chi desidera approfondire questi temi un evento imperdibile è sicuramente l’AI Festival 2025 a Milano (26-27 febbraio), location il prestigioso Edificio Roentgen, per la seconda edizione del Festival Internazionale sull’Intelligenza Artificiale, di cui con Moondo siamo Media Partner.

L’esplosione dell’AI generativa

Tra le applicazioni più avvincenti dell’Intelligenza Artificiale spicca l’AI generativa, rappresentata da strumenti come ChatGPT, DALL·E e Midjourney, capaci di creare testi, immagini e altri contenuti a partire da semplici istruzioni testuali. L’ascesa di queste soluzioni ha spalancato le porte a nuove possibilità:

  • Automazione di attività ripetitive o creative (es. copywriting, analisi testuale preliminare, bozzetti di design).
  • Incremento dell’efficienza nella produzione di contenuti multimediali per marketing, formazione ed editoriali.
  • Democratizzazione della tecnologia, consentendo a piccole imprese e professionisti di sperimentare modelli di business un tempo riservati a realtà più grandi.

Se da un lato l’innovazione generata da questi strumenti offre opportunità di crescita e creatività, dall’altro solleva importanti questioni di responsabilità legate alla protezione dei dati, alla verifica delle fonti e alla generazione di contenuti potenzialmente fuorvianti.

Etica e trasparenza nell’Intelligenza Artificiale

La rapidità con cui l’AI si sta diffondendo ha portato al centro del dibattito globale il tema dell’etica. Dagli algoritmi di riconoscimento facciale ai sistemi di valutazione del personale, fino ai software di analisi predittiva per prestiti bancari, le tecnologie di Intelligenza Artificiale possono influire in modo significativo sulla vita delle persone. Tra le principali sfide etiche emergono:

  1. Bias algoritmici: se i dati di addestramento contengono pregiudizi, l’AI rischia di riprodurli o persino di amplificarli.
  2. Trasparenza: l’esigenza di comprendere il funzionamento di un algoritmo (il cosiddetto “diritto alla spiegazione”) diventa cruciale per tutelare i diritti degli individui.
  3. Privacy: l’utilizzo di dati sensibili, specialmente in sistemi di sorveglianza o riconoscimento facciale, richiede normative chiare per evitare abusi.

A livello istituzionale, l’Unione Europea e altri organismi internazionali stanno lavorando a regolamentazioni volte a garantire che lo sviluppo e l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale siano sempre più responsabili, equi e in linea con i principi fondamentali dei diritti umani.

Automazione e futuro del lavoro: opportunità e rischi

Un aspetto cruciale dell’AI riguarda l’impatto sul mercato del lavoro. L’automazione di mansioni ripetitive e standardizzate potrebbe ridurre o trasformare alcuni tipi di impiego, ma allo stesso tempo creare nuove professioni.

  • Professioni a rischio: settori come il customer service di base, la gestione di dati e l’assemblaggio in catena di montaggio sono tra i più esposti all’automazione.
  • Nuove competenze: la diffusione dell’AI genera una forte domanda di figure specializzate (data scientist, ingegneri del machine learning) e di competenze trasversali (problem solving, creatività, pensiero critico).
  • Formazione continua: reskilling e upskilling diventano fondamentali per preparare la forza lavoro alle sfide poste dall’innovazione. Aziende e governi investono sempre di più in percorsi formativi volti a colmare il divario tra competenze tradizionali e quelle richieste dai nuovi paradigmi tecnologici.

Nel lungo periodo, l’obiettivo è fare in modo che la maggiore produttività generata dall’Intelligenza Artificiale si traduca in un miglioramento globale delle condizioni lavorative e non in un aumento delle disuguaglianze.

AI e sostenibilità: un binomio fondamentale

L’innovazione in ambito AI va di pari passo con la ricerca di soluzioni sostenibili, in grado di affrontare problemi sociali e ambientali di portata globale:

  • Settore sanitario: l’analisi dei dati clinici e l’elaborazione di immagini mediche mediante AI consentono diagnosi più precoci e precise, con ricadute positive sulla salute pubblica.
  • Agricoltura intelligente: algoritmi di ottimizzazione e droni automatizzati aiutano a ridurre l’uso di pesticidi e a gestire le risorse idriche in modo più efficiente.
  • Trasporti e logistica: i sistemi predittivi e i veicoli autonomi diminuiscono consumi ed emissioni, migliorando la qualità del servizio.
  • Cambiamenti climatici: la capacità di processare e interpretare enormi quantità di dati favorisce la prevenzione dei disastri naturali e la definizione di strategie di intervento più mirate.

Nel contesto dell’Intelligenza Artificiale, la sostenibilità rappresenta un obiettivo che coinvolge tanto gli attori pubblici quanto le imprese private, consapevoli che la transizione ecologica non possa prescindere da tecnologie avanzate in grado di generare impatti positivi su larga scala.

Promuovere l’innovazione: AssoInnovatori

A proposito di innovazione, si stanno affermando realtà associative che puntano a favorire lo scambio di idee e la collaborazione tra professionisti, imprese e organizzazioni impegnate nel campo dell’Intelligenza Artificiale. Un esempio significativo è AssoInnovatori, un’associazione senza scopo di lucro che promuove iniziative di formazione, networking e divulgazione tecnologica.
Chiunque sia interessato ad approfondire le tematiche legate all’AI e all’innovazione può trovare maggiori informazioni sul sito ufficiale dell’associazione.
Attraverso conferenze, workshop e progetti di ricerca condivisa, associazioni come AssoInnovatori contribuiscono a creare un ecosistema dinamico, supportando i professionisti nel rimanere costantemente aggiornati e nel dialogare con aziende e istituzioni.

Verso l’AI Festival 2025 a Milano

L’Intelligenza Artificiale rappresenta una leva di innovazione cruciale, in grado di trasformare processi, prodotti e servizi in ogni settore. Tuttavia, la velocità del suo sviluppo richiede un confronto continuo tra tutti gli stakeholder: imprese, enti pubblici, mondo accademico e società civile. La corretta regolamentazione, la formazione delle competenze e il rispetto di principi etici e di trasparenza sono elementi essenziali per sfruttare appieno il potenziale dell’AI, scongiurando al contempo rischi di discriminazione, esclusione o violazione della privacy.

Per chi desidera approfondire questi temi, a breve si terrà l’AI Festival a Milano, un evento interamente dedicato all’AI e ai suoi molteplici risvolti. Durante questa manifestazione, esperti e appassionati si confronteranno sulle ultime novità tecnologiche, illustreranno best practice e proporranno visioni per un futuro in cui l’Intelligenza Artificiale continui a guidare l’innovazione nel rispetto dei valori fondamentali di equità e responsabilità. Per maggiori informazioni sull’AI Fest, sul programma e sulle modalità di partecipazione, è possibile consultare il sito ufficiale dell’AI Fest.

Investire in ricerca e formazione, promuovere partnership strategiche e definire regole chiare: questi sono i pilastri su cui costruire un ecosistema in cui l’Intelligenza Artificiale diventi davvero un’alleata per l’umanità. Attraverso uno sforzo collettivo e un approccio lungimirante, sarà possibile trasformare le potenzialità dell’AI in un volano di sviluppo sostenibile, in cui innovazione e progresso sociale procedano di pari passo.

Le principali caratteristiche dello stile assertivo

Lo stile di comunicazione assertivo è considerato il più efficace e sano, poiché permette alle persone di esprimere i propri bisogni, desideri e opinioni in modo chiaro e diretto, senza prevaricare né essere prevaricati.

A differenza degli stili passivo o aggressivo, l’assertività consente una comunicazione equilibrata, in cui si rispettano sia i propri diritti che quelli degli altri.

Quali sono le caratteristiche dello stile assertivo?

▶ Chiarezza e trasparenza – le persone assertive comunicano in modo chiaro e diretto, esprimendo i propri bisogni e opinioni senza ambiguità.
▶ Rispetto per sé e per gli altri – l’assertività implica il rispetto per i propri diritti, sentimenti e opinioni, ma anche per quelli degli altri. Questo crea un equilibrio nella comunicazione.
▶ Capacità di dire di no – le persone assertive non hanno paura di rifiutare una richiesta o di esprimere un disaccordo, ma lo fanno in modo rispettoso e costruttivo.
▶ Postura e linguaggio del corpo aperti – il linguaggio del corpo assertivo è aperto e rilassato, con un contatto visivo stabile, un tono di voce fermo ma gentile, e una postura che indica fiducia.
▶ Esprimere emozioni e feedback – le persone assertive non reprimono i propri sentimenti, ma li comunicano in modo appropriato. Ad esempio, se sono frustrate o deluse, lo esprimono senza accusare o aggredire.

Spero ne abbiate diversi di colleghi e capi con questo stile… 😉

Nasce INO – International Neuromartech Observatory: una nuova frontiera tra neuroscienze, AI e marketing

Dalla collaborazione tra AINEM – Associazione Italiana Neuromarketing e l’agenzia innovativa GreatPixel prende vita INO – International Neuromartech Observatory, un progetto ambizioso dedicato a esplorare le connessioni sempre più strette tra neuroscienze, tecnologie di marketing ed intelligenza artificiale.

Il nuovo osservatorio si propone di analizzare e anticipare le trasformazioni del mercato Martech, grazie all’integrazione tra ricerca neuroscientifica e soluzioni AI. Le potenzialità di queste tecnologie aprono scenari rivoluzionari per il mondo del marketing: i professionisti potranno infatti utilizzare nuovi strumenti per studiare emozioni, attenzione e comportamenti dei consumatori, nonché prevedere l’esito delle campagne con una precisione mai vista prima.

Aree di intervento: tecnologia, etica e collaborazione

L’attività di ricerca dell’INO si concentra sulla cosiddetta “AI-powered Neuromartech”, puntando a:

  • Prevedere risposte emotive e comportamenti dei consumatori.
  • Analizzare dati biometrici, tracciamento oculare e modelli vocali in tempo reale.
  • Raffinare le strategie di marketing, rendendole sempre più personalizzate.

Ma non si tratta solo di tecnologia: l’INO intende definire standard industriali che garantiscano trasparenza, etica e qualità. Tra i principali obiettivi figurano linee guida per la privacy, protocolli tecnici per la raccolta dati e criteri di validazione per i modelli AI.

La condivisione delle conoscenze avrà un ruolo centrale. INO prevede infatti la pubblicazione di white paper, l’organizzazione di conferenze internazionali e la creazione di una piattaforma collaborativa tra aziende e università, disponibile su neuromartech.com.

Secondo Giovanni Pola, ideatore e coordinatore di INO, “Le neuroscienze unite alle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, sono già una realtà e diventeranno uno strumento sempre più fondamentale nel vincere la sfida della rilevanza, creare comunicazioni più coinvolgenti e monitorare sistematicamente le metriche legate all’emozione e all’attenzione nelle proprie campagne pubblicitarie”.

Anche Francesco Gallucci, vicepresidente di AINEM e direttore scientifico dell’Osservatorio, sottolinea l’importanza del progetto: “AINEM è impegnata da anni nella definizione e promozione del NEUROMARKETING e delle Neuroscienze Applicate attraverso ricerche, knowledge transfer, divulgazione, e con questo nuovo Osservatorio internazionale faremo leva sulle nostre numerose connessioni con i centri di ricerca di tutto il mondo per ricondurre l’evoluzione tecnologica al rigore scientifico, per dare un nuovo strumento evolutivo al mercato del marketing e della ricerca”.

Promotori

  • AINEM, nata nel 2016, è l’Associazione Italiana Neuromarketing, un punto di riferimento per il settore, con una rete di 25 dipartimenti e circa 100 Ambassador attivi in Italia e all’estero.
  • GreatPixel è un’agenzia leader nella consulenza per brand experience, strategia e innovazione, che collabora con startup e grandi aziende internazionali.

Attirare clienti su LinkedIn senza essere promozionali

Uno degli aspetti più delicati di LinkedIn è riuscire a promuovere se stessi o i propri servizi senza apparire invadenti o troppo “venditori”.

Ci sono strategie che puoi adottare per attirare clienti su LinkedIn in modo naturale, generando interesse e fiducia. Ecco alcune strategie che puoi usare per generare lead senza risultare troppo promozionale:

▪︎ Crea valore
↳ Pubblica contenuti che rispondono alle domande del tuo pubblico: suggerimenti, insight, riflessioni utili a chi legge, senza aspettarti nulla in cambio. I post che educano o aiutano tendono a generare più interesse.

▪︎ Racconta storie
↳ Le storie vendono senza vendere. Racconta esperienze personali o di clienti (con il loro consenso), mostra come sei riuscito a risolvere, un problema concreto. L’autenticità è una chiave potente per costruire fiducia.

▪︎ Dietro le quinte
↳ Condividi il processo dietro il tuo lavoro, come affronti una sfida, come risolvi i problemi per i clienti, oppure quali strumenti utilizzi. Questo tipo di contenuti dimostra la tua competenza senza essere direttamente promozionale.

▪︎ Interagisci con il tuo pubblico
↳ Commenta, rispondi e partecipa alle discussioni della tua rete. Mostra interesse sincero verso i bisogni e i problemi delle persone, questo ti aiuta a costruire fiducia e aumenta la probabilità che vengano da te quando hanno bisogno.

▪︎ Sii coerente, non insistente
↳ Pubblica con regolarità contenuti che parlano delle tue competenze ma senza spingere troppo sulla promozione diretta. La coerenza aiuta a creare una percezione di affidabilità nel lungo termine.

attirare clienti su LinkedIn


La chiave è bilanciare il valore di ciò che offri con gli interessi del tuo target, mostrando sempre che il tuo focus è sugli altri e non su di te. Quando la tua voce è autentica e orientata ad aiutare, le persone iniziano a notarti spontaneamente e a considerarti una risorsa preziosa.

Quale strategia utilizzi per attrarre clienti su LinkedIn senza sembrare promozionale?