Traendo spunto dal solito Elon Musk e il suo ultimo tweett – circa la drastica riduzione dei dipendenti della piattaforma social da 8.000 a 1.500 – proviamo a ragionare sull’evoluzione del lavoro nel nostro tempo.
Se, da un lato, il digitale sta già sostituendo professionisti e professioni, offrendo uno standard qualitativo più veloce ed efficiente, dall’altro esso richiede grande quantità di capitale umano, pronto a cavalcare l’onda del cambiamento.
Nessuna competizione tra macchina e uomo, solo un reciproco sostegno all’insegna del buon futuro per tutti.
La tecnologia, il digitale e l’intelligenza artificiale sono e restano dei facilitatori di quotidianità mentre l’uomo, che non è tarato in codice binario, con la sua esperienza, conoscenza, civiltà e humanitas è e sarà sempre l’unico artefice del progresso.
Pertanto, per essere al passo della radicale trasformazione sociale che la digitalizzazione sta promuovendo, sempre più necessaria si rende una formazione specializzata e ad hoc, capace di assecondare l’evoluzione delle professioni in diversi e nuovi ambiti.
&Love Story 2023 sarà esattamente così: uno degli eventi del mondo digital tra i più attesi perché una volta all’anno accade la magia. Professionisti, freelance, start up, imprenditori e aspiranti tali che da “bruco-aziende diventano brand-farfalla”, come recita il sito di &Love. A insegnare l’arte di trasformare un brand in un business che lascia il segno, è un set di speaker di prim’ordine. In questa edizione saranno ben 23 tra imprenditori, professionisti e creator, che ci sveleranno come hanno costruito un pezzetto di storia, ciascuno nel proprio ambito. Tra di loro presenti sul palco anche Giulia Bezzi e Salvatore Russo, co-Founders di &Love Story.
Come vuole la tradizione del SEO & Love, si parlerà con esempi concreti alla mano. Casi studio con cui svelare il metodo, la strategia e la tattica per comunicare online e trovare la propria mucca viola in un mondo di competitors.
L’appuntamento è il 6 e 7 maggio 2023, a Verona, nell’elegante sala del Teatro Ristori e in live streaming.
Due giornate, dal vivo e online, per apprendere i 5 passi per creare un brand, in cui si parlerà di neuromarketing e si capirà come l’intelligenza artificiale possa essere una valida alleata.
Leggi i risultati dei sondaggi e le statistiche o le analizzi per trarre profitto? E come se già questo non fosse sufficiente per cliccare subito sul tasto “Acquista”, si parlerà di come costruire una community, conoscendo tutti i nuovi trend, progettando una strategia di contenuti che avranno la voce del tuo brand.
&Love Story 2023 è un evento anche per le grandi aziende? Assolutamente sì. Da non perdere il caso studio di un colosso toscano nel campo parafarmaceutico e del benessere, cresciuto anche grazie all’e-commerce.
Programma &Love Story 2023, Teatro Ristori a Verona
Ecco il programma delle due giornate, il 6 e 7 maggio 2023, ospiti presso il Teatro Ristori a Verona, in via Teatro Ristori 7.
Un week end in cui lasciarsi ispirare, stringere mani nuove, trovare qualche nuova collaborazione e dare abbracci. Di quelli se ne vedono tanti agli eventi che portano il marchio &Love Story, perché è utile seguirsi online e fare network ma è ancora più bello incontrarsi dal vivo.
Sabato 6 maggio: come creare un brand
Dalle 9:00 alle 10:00 si parte con un caloroso benvenuto e le registrazioni.
Lo staff consiglia di arrivare arrivare almeno 30 minuti prima in modo da iniziare puntuali alle 10.
L’accoglienza col sorriso e l’apertura della mattinata che farà capire subito qual è il clima che accompagnerà i partecipanti in sala:
Salvatore Russo – Brand Builder, Digital Strategist e Founder di &Love
I prodotti si comprano, i brand si scelgono. La Brand Personality è l’insieme di modelli emotivi, intellettuali e comportamentali per tatuare sul cuore delle persone il nostro brand e costruire differenziazione competitiva e business di successo.
Fiorella Passoni – CEO Edelman Italia
Trust Barometer 2023:come e perché la Generazione Z guiderà le scelte dei brand e della società. La prima indagine al mondo sul tema “Trust”, realizzata dalla società di comunicazione Edelman, misura il grado di fiducia nei confronti delle principali istituzioni come Business, Governi, Media e ONG.
Simona Ruffino – Brand Strategist e Neurobrand Specialist
Un viaggio nel neuromarketing per scoprire come il cervello sia il fulcro delle strategie di branding e, di conseguenza, perché le società dovrebbero scegliere un approccio neuroscientifico. Dall’indagine della percezione, dei bisogni, delle attese e dei desideri per capire come questi aiutano i brand a costruire un’identità, prodotti e servizi efficaci ed utili per le persone.
Alberto Maglione – Vicepresidente Farmaè
Il caso studio di Farmaè S.p.A, nata a Viareggio nel 2014. Si è prima posizionata come brand di parafarmacie in Toscana per poi trasformarsi nel primo Retailer Onlife di salute e benessere in Italia. Oltre 39.000 le referenze ricevute a oggi, in 10 diverse categorie di prodotto commercializzate.
Pausa dalle 11:30 alle 12:00: coffee break & networking.
Il momento migliore per conoscersi e scambiare due chiacchiere, aggiungendo nuovi nomi al tuo network di valore.
La seconda parte della mattinata, fino all’ora di pranzo, vedrà protagonisti due case studies e come creare Brand Desire:
Valerio Vacca – Direttore Comunicazione e Marketing Tempocasa
CASE STUDY: TEMPOCASA
Genesi, evoluzioni e nuove sfide della holding immobiliare leader nel settore con 650 agenzie sul territorio nazionale e una rete di oltre 3.800 collaboratori.
Matteo Zantedeschi – Executive Art Director di Advision
CASE STUDY: CANTINA TENIMENTI LEONE
Come si crea una brand identity capace di differenziarsi dalla concorrenza ed entrare nel cuore e nella mente delle persone.
Enrica Tiozzo – Market Research & Analysis, Senior Client Officer Ipsos Italia
BRAND DESIRE: Come scegliamo un brand? Influenze esterne e processi mentali individuali, in un continuum tra irrazionalità e consapevolezza. Un excursus per le aziende, per cogliere e comprendere i segnali che i consumatori veicolano costantemente. Le relazioni che instaurano con le marche e quali sono i drivers del Brand Desire, al fine di supportare i brand a intraprendere una crescita solida e sostenibile.
Pausa pranzo dalle 13 alle 15: il giusto tempo per godersi un pranzo a Verona, magari in compagnia di qualche nuova conoscenza fatta all’evento &Love Story!
Riprende il programma del pomeriggio parlando di Società Benefit, apre il pomeriggio Giulia Bezzi, co-Founder &Love, AD Seospirito S.r.l., CMO Global Business Solutions S.r.l., Founder LeRosa,progetto nazionale per la crescita professionale delle donne:
Giulia Bezzi, Riccardo Rodella – CEO Floox e 7ads.it, e Stefania Mancini – co-Fondatrice e Direttrice Generale di I-Tel, Top50 Inspiring Women Tech
SOCIETÀ BENEFIT
Le Società Benefit sono imprese ibride che, oltre allo scopo di dividere gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, ambiente e stakeholders, impegnandosi a valutare in maniera trasparente il proprio impatto.
Pasquale Viscanti e Giacinto Fiore – co-Founders AI Week Italia
AI & BUSINESS
L’Intelligenza Artificiale è pronta per il tuo Business, tu sei pronto a cogliere questa opportunità e diventare una AI-Driven Company? Scopriamo come sfruttare fino a 40 volte in più il tuo potenziale.
Massimiliano Allievi –
COMMERCIALISTA 4.0
Chiamatelo influencer perché con la sua comunicazione online ha superato la soglia dei 200 mila follower e milioni di visualizzazioni. Racconterà le due facce della medaglia del suo percorso di Brand Personality: crisi e soluzioni.
Paolo Borzacchiello
LA CHIMICA DEL LINGUAGGIO: come creare un’impronta emotiva per il tuo brand grazie a ormoni e parole per emozionare chi è connesso con te. Esperto di intelligenza linguistica, condividerà i segreti affinché il tuo brand lasci un’impronta emotiva indelebile.
Domenica 7 maggio: crea la tua Community
Sempre dalle 9 alle 10 lo staff darà il suo benvenuto a chi seguirà la seconda giornata così come a chi si registrerà per la prima volta a &Love Story 2023. Esatto, quest’anno ci sono più opzioni per acquistare il tuo biglietto, ti racconto tutto tra poco!
Chi ha già il pass al collo dal sabato, non può perdere l’occasione di arrivare comunque 30 minuti prima e godersi una buona ora facendo networking.
Domenica 7 maggio sul palco del Teatro Ristori l’occhio di bue sarà puntato su come creare una community. Chi può raccontarlo meglio dei Content Creator e Influencer che stanno riscuotendo più successo?
La regole di &Love Story non cambia anche nell’edizione 2023: imparare da quelli bravi..
Apre la sessione della mattina:
Federico Rognoni – Content Creator e CEO di Atomical
CONTENUTI BREVI: TRA TIKTOK, REEL E SHORTS
Reels e shorts: saranno proprio quelli che daranno il famoso tocco di sale, il qb al tuo piano editoriale per il 2023. Ecco perché è importante vedere come strutturarli e realizzarli, per ottenere i migliori risultati.
Alex Camara – Content Creator e Founder di Verona Social
TRAVEL CREATOR PER IL BUSINESS TURISTICO
Il mondo del business turistico raccontato sui social da un imprenditore da 800.000 followers, sempre in giro per il mondo. Perché è importante imparare a comunicare sui social per chi lavora in questo settore? Semplicemente perché oggi oltre il 50% delle persone sceglie dove andare in vacanza scorrendo il proprio feed sui social network.
Trucchi e segreti per diventare un travel creator o una struttura in grado di ospitare collaborazioni.
Angelica Siciliani Fendi alias ANGIETUTORIALS – Content Creator e Coach
Angelica Siciliani Fendi, volto di Tik Tok noto a oltre 700.000 persone, si racconta. Come fare video su Tik Tok accattivanti? Condividerà come realizza i suoi famosi tutorial e i trucchi che ognuno potrà mettere in pratica da subito per creare contenuti da far fermare il pollice sullo schermo dello smartphone.
Dario D’Onofrio alias NATHAN.FG – Tik Toker e Youtuber
Divertirsi e informare sono la sua missione ed è così che ha attirato l’attenzione di oltre 3,5 milioni di follower sui suoi canali TikTok, Instagram e YouTube. Racconterà tutto ma proprio tutto su come ha iniziato a comunicare online, perché ha deciso di farlo, come ha iniziato, esperimenti e flob, oltre al successo arrivato grazie alla sua verve inconfondibile.
Pausa dalle 11:15 alle 12:15 per un coffee break & conoscersi meglio.
Matteo Pogliani – Head of Digital Open-Box e Founder di Onim
INFLUENCER MARKETING
Una sessione dedicata a capire come i brand possono trarre vantaggio utilizzando l’Influencer Marketing. Una fotografia dello scenario italiano oggi e dei player presenti sul mercato. Tutto quello che c’è da sapere per sviluppare un progetto: budget, insight decisivi e cosa aspettarsi.
Observatory Zed
CONTENUTI E NUOVE GENERAZIONI
Come sta la Generazione Z? ObservatoryZed è uno spazio nato per osservarla da vicino, cogliendo i gusti, le abitudini e i bisogni delle nuove generazioni. Come lo racconteranno? Condividendo best practice e casi studio.
Giampaolo Colletti – Giornalista, Founder di Startupitalia e WWWorkers
SIAMO TUTTI INFLUENCER
La mappa della nuova era di internet fotografata da uno tra i più noti giornalisti di marketing italiani. Metaverso, blockchain e creator economy. Com’è cambiata la comunicazione digitale attraverso parole e concetti chiave. Svelerà consigli e strumenti per vivere da protagonisti, oggi, nel nuovo mondo digitale. la nuova era. Tutto questo nel suo nuovo libro Siamo tutti influencer, edito da Roi Edizioni.
Pausa pranzo dalle 13 alle 15. A questo punto dell’evento, con così tante informazioni, anche ai più introversi non mancheranno sicuramente argomenti per scambiare pareri e riflessioni con gli altri partecipanti.
Riparte il pomeriggio per una volata finale fino alla chiusura dei lavori prevista per le 17:30, con eccezionali casi studio. La ripartenza dopo la pausa sarà sicuramente frizzante con: :
Mattia Marangon – Founder di Legolize
CASO STUDIO LEGOLIZE
I segreti del successo di Legolize, media brand che porta divertimento e leggerezza nella vita delle persone, con una community da oltre 2 milioni di utenti.
Mattia Maranesi – Digital Marketing e Social Media Manager
CASO STUDIO VISIT SAN MARTINO DI CASTROZZA
Una dimostrazione pratica di come il comune di San Martino di Castrozza ha utilizzato i canali social per raccontare il proprio brand sul territorio.
Michele Michelazzo – Fondatore di Play2give
CASO STUDIO PLAY2GIVE
“Giocare per donare” è il motto del progetto che unisce aggregazione, sport e musica: gli elementi alla base del successo di Play2Give. Il suo scopo è quello di sensibilizzare alla solidarietà oltre a intraprendere azioni in favore della comunità.
Angietutorials
WORKSHOP
Quando si parla di fare pratica e mettere le mani in pasta, non può mancare una sessione per portarsi a casa un pizzico di manualità e qualche trucco collaudato per fare esercizio insieme e iniziare subito a creare contenuti su Instagram e TikTok. Di che genere? Assolutamente coinvolgenti! Parola di Angie.
Salvatore Russo
UNIAMO I PUNTINI
Un grande recap delle testimonianze ascoltate in questa due giorni per unire i puntini e delineare una strategia di Brand Personality, per brand che per Content Creator.
Dove comprare il biglietto per &Love Story 2023
Nell’edizione 2023 sono ben 3 diverse le modalità con cui puoi acquistare oggi stesso il tuo posto all’evento del 6 e 7 maggio:
in presenza al Teatro Ristori dove siederai su comodissime poltrone e potrai incontrare dal vivo tutti i relatori e fare sano networking tra una registrazione, un coffee break e la pausa pranzo;
in live streaming, se proprio non ce la fai a partecipare dal vivo perché a maggio esploderà la tua agenda, anche nei week end, non rinunciare alla tua formazione;
biglietto per un giorno, perché credi lo abbiano fatto apposta: hanno fissato la Comunione di tua figlia proprio in quel week end! Acquista il biglietto per essere presente solo sabato 6 o domenica 7.
Il prezzo è super abbordabile! Per entrambe le giornate, sia live che in streaming il biglietto costa 87 € + IVA. Per partecipare solo sabato o solo domenica, il costo del biglietto è solo di 47 € + IVA. In ogni caso, incluse nel prezzo ci sono anche le registrazioni degli interventi da riascoltare quando vuoi dall’account che verrà creato per ogni partecipante, dal sito www.nlove.it
Una sorpresa proprio sul finale. Per te che fai parte della grande community di Moondo, abbiamo riservato la possibilità di acquistare il biglietto per &love Story 2023 utilizzando il codice sconto “moondo”. Inseriscilo subito nel tuo carrello per ottenere uno sconto immediato di 10 € prima di fare il pagamento.
Le Intelligenze artificali saranno sempre più brave a scrivere contenuti, e quindi anche noi. Per tagliare il rumore c’è bisogno di convincere Google che siamo più autorevoli di altri. Naturalmente LinkedIn sarà una piattaforma fondamentale per questa evoluzione. Come coltiviamo l’autenticità e l’umanità delle figure apicali in azienda e degli ambassador nel mondo di ChatGPT?
Scopri, in questa chiacchierata che ho fatto con Luca Bozzato, come funzionano i meccanismi di reputazione digitale, strettamente legati all’architettura delle informazioni e alle informazioni stesse, e su come evolve la reputazione digitale nell’era delle AI. Buon ascolto.
Woocommerce, un plugin di ecommerce open source per WordPress molto diffuso, sta per lanciare sul mercato la propria soluzione per i pagamenti elettronici. La soluzione è in beta e l’ho scoperta per caso: quattro giorni fa Automattic, la società che ne gestisce lo sviluppo, ha rilasciato una urgente patch per Woocommerce per correggere una importante vulnerabilità (se hai un sito con woocommerce, fai attenzione, aggiorna subito!).
In quella occasione hanno detto di avere sospeso il test di WooPay. E mi sono chiesto che cosa diavolo fosse.
WooPay è la soluzione proprietaria per la gestione dei pagamenti online: l’utente si registra su WooPay, associa una propria carta di credito e, su tutti i siti che avranno installato WooPay, i dati di pagamento verranno richiamati automaticamente non appena inserirà la propria mail in fase di checkout. L’obiettivo è il solito “frictionless”, far sì che gli utenti, al momento del pagamento, vadano via veloci.
Un copia e incolla di Paypal e di tante altre soluzioni simili.
Ne sentivamo il bisogno? Eh, questo non lo so. La patch sulla sicurezza appena rilasciata (proprio sui pagamenti…) testimonia il fatto che non si puà mai stare tranquilli: perchè lasciare in rete i nostri dati più sensibili? Davvero costa così tanto, al momento dell’acquisto, recuperare le nostre credenziali? (dati della carta o di accesso all’home banking ad esempio).
Costa in termini di conversioni! (Mi urleranno dietro gli esperti) Vero ma sembra sempre che gli utenti siano intelligentissimi nel subirsi le campagne adv (pardon, di engagement), gestire siti e app, infilare i prodotti giusti nel carrello ma… niente, per pagare, qualcuno o qualche cosa, li debba sempre aiutare (pardon, accompagnare)…
Ma come, spendo ore ad insegnare l’uso di Google Data Studio, uso quotidianamente per i miei clienti gli strumenti di data visualization e adesso dico che non serve a niente? No, non mi sono impazzita! Quello che intendo dire te lo spiego con un esempio pratico. I 3 screenshot che vedi sotto sono di un account di Google Ads con gli annunci attivi dal 01/12/2022.
Rappresentano rispettivamente le visualizzazioni (impressioni), i clic e il CTR (la frequenza con cui gli utenti fanno clic sull’annuncio dopo averlo visualizzato) sugli annunci, suddivise per giorno della settimana (asse Y) e ora (asse X). Dove il blu è più scuro l’azione avviene maggiormente. Questo è quello che ci dice la Data Visualization, fine.
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Dalla Data Visualization al Data Storytelling
Viene da se che se ci fermassimo qui non avremmo nessun valore aggiunto, bisogna quindi aggiungere un tassello e passare dalla Data Visualization al Data Storytelling: raccontare la storia dei dati, partendo dalla loro visualizzazione grafica.
Questi grafici, andando a fondo, ci raccontano una storia. Ci raccontano che le persone (Mario, Giovanni o Lucia) hanno cercato un argomento inerente questi annunci soprattutto la domenica intorno all’ora di pranzo, ma anche il venerdì pomeriggio, ma che poi hanno deciso di cliccarci soprattutto di lunedì nel tardo pomeriggio.
Ma la maggior frequenza di clic dopo la visualizzazione dell’annuncio avviene la domenica notte e comunque soprattutto nelle ore tardo serali. Questa è quindi la storia del percorso che fa Mario, che cerca i nostri servizi fuori dagli orari lavorativi e nei giorni festivi. Se vi dicessi che si tratta di servizi edili B2B vi sorprenderebbe?!
La storia di Mario in realtà non può essere costruita solo da questi 3 grafici, ne servono altri come servono altre informazioni per arrivare a definire il percorso e le abitudini di Mario.
Sei mai andato oltre la Data Visualization per conoscere il tuo Mario?
Dal 31 gennaio Amazon ha esteso il suo servizio “Buy with Prime” ad una platea più vasta di merchant americani. Lanciato ad aprile dello scorso anno, “Buy with Prime” permette ai visitatori di un sito di ecommerce di acquistare determinati prodotti con la “sicurezza” offerta da Prime: consegne veloci senza costi aggiuntivi. “Buy with Prime” è già disponibile per BigCommerce e per altre piattaforme di commercio elettronico.
Non solo: i merchant avranno anche la possibilità di integrare le proprie schede prodotto con le recensioni ottenute su Amazon. Amazon ha detto che i retailer online che hanno implementato questa funzionalità hanno migliorato, in media, del 25% le loro conversioni. In effetti se un utente ha già un account su Amazon, il processo di acquisto diventa davvero semplice.
MA
In un mondo sempre più affamato di dati… che cosa vieta ad Amazon, domani, sapendo che c’è richiesta di quei prodotti X venduti dal sito Y di proporli direttamente sul proprio marketplace con il suo brand?
Miglioreranno le conversioni all’inizio ma alla lunga non si regalano dati importanti di business ad Amazon? (tale dubbio ce l’ho in testa già da quando lanciarono AmazonPay, il loro bottone di pagamento).
È un servizio che prenderà piede solo tra le piccole imprese?
Nota:
La mossa sembra una risposta a Shopify che sta rivaleggiando anche nel campo dell’ultimo miglio: a maggio dello scorso anno si è infatti comprata per 2.1 miliardi di dollari la societa Deliverr, per migliorare ancora di più la propria logistica.
Pochi giorni fa, Shalom Goodman, SEO di Wall Street Journal, riporta questo screenshot che mostra la presenza del nome e cognome dell’autore sotto il proprio articolo. Non si vede ancora ovunque e non è detto poi venga implementato e diventi consuetudine MA deve far riflettere.
In un mondo in cui non capiamo più a chi parliamo e non sappiamo se la persona che ci legge creda che siamo veramente noi a parlarle, metterci la faccia è indispensabile.
E, attenzione, non significa smettere di usare le AI per farci scrivere un testo, significa semplicemente essere responsabili, in prima persona, per quello che si è scritto o filmato.
Che poi, ma ci saremmo comprati tutti questi iPhone senza Steve Jobs a metterci la faccia? Ci saremmo innamorati di Johnny di Dirty Dancing se non fosse stato Patrick Swayze ad interpretarlo? Sarebbe lo stesso “Sweet Child O’Mine” senza un Axel Rose appeso al microfono ad asta con quel movimento sinuoso del corpo?
E potrei andare avanti per ore. Io spero sia davvero il futuro del web, quello in cui ci mettiamo la faccia quando comunichiamo e una volta per tutte. Perché vuol dire crescere la propria responsabilità e, magari, avere meno voglia di pubblicare cavolate.
FORZA, quanti blog vedete in giro con degli author che effettivamente hanno poi profili social, comunicano online, sono riconoscibili. Provate a pensarci e, se vi vengono, ben felice di andarli a vedere! Servono sempre casi belli da portare ai corsi, aiutatemi 🙂
Cosa si condivide su Fb? Quello che mangiamo, lamentele varie, le nostre vacanze e gattini pelosi. Cosa si condivide su Instagram? La nostra vita mooolto più bella di quanto non sia in realtà. Cosa si condivide su Linkedin? Quanto siamo i più bravi di tutti a fare tutto. Cosa si condivide su Twitter? Attualità spruzzata da aggressività e sarcasmo.
È ovvio che le differenze ci sono ma non credo che, molto semplicemente, le persone siano spesso le stesse che si adeguano a un mood, a un linguaggio. D’altronde quelli che fanno il mio lavoro da una vita dicono che a ogni social corrisponde un linguaggio, no? Beh, mi sa che le persone si sono adeguate fin troppo bene 🙂
PS: Lo dico a scanso di equivoci. Sono CONVINTO che LinkedIn sia ancora il posto migliore in cui fare networking e parlare di lavoro, senza dubbio. Questo, tuttavia, non significa che sia un posto elitario in cui sono presenti solo un certo tipo di persone. Semplicemente ci si parla in modo diverso.
BMW identifica cinque livelli di interazione tra conducente, macchina e mondo circostante. I livelli da 0 a 5 sono definiti in base al relativo grado di automazione. Il livello 0, “No Automation”, è quello attuale che conosciamo tutti. La situazione cambia completamente al livello 5, dove è l’auto che può guidare senza alcuna interazione umana.
Livello 1️⃣: gli attuali sistemi di assistenza alla guida BMW Personal CoPilot supportano i conducenti sulla strada e contribuiscono a garantire ulteriore sicurezza e comfort. Ne è un esempio l’Active Cruise Control con funzione Stop&Go, che regola autonomamente la distanza dall’auto che precede. E poi c’è il Collision and Pedestrian Warning con City Brake Activation, che previene le collisioni grazie alla frenata automatica.
Livello 2️⃣: le funzioni che rendono possibile l’automazione parziale sono già una realtà e sono installate nelle ultime BMW in circolazione. I sistemi di assistenza alla guida semiautonomi, come lo Steering and Lane Control Assistant con Traffic Jam Assistant, rendono la guida quotidiana molto più semplice. Possono frenare automaticamente, accelerare e, a differenza del livello 1, assumere il controllo dello sterzo. Con la funzione di parcheggio telecomandato, BMW ha reso possibile per la prima volta la possibilità di entrare in spazi ristretti senza conducente. Nel livello 2 il conducente continua a mantenere il controllo della vettura e deve sempre prestare attenzione al traffico.
Livello 3️⃣: con i sistemi di automazione condizionale, l’auto sarà in grado di guidare autonomamente su lunghe distanze in determinate situazioni di traffico, come sulle autostrade. Il conducente, tuttavia, deve essere in grado di riprendere il controllo in pochi secondi, come nei cantieri stradali.
Livello 4️⃣: questo livello è considerato la guida completamente autonoma, sebbene un guidatore umano possa comunque richiedere il controllo e l’auto abbia ancora un abitacolo. Nel livello 4 l’auto è in grado di gestire autonomamente la maggior parte delle situazioni di guida. Il conducente, tuttavia, deve rimanere in forma per guidare e in grado di assumere il controllo se necessario, ma potrebbe anche dormire temporaneamente. Se il conducente ignora un allarme di avvertimento, l’auto ha l’autorità di mettersi in condizioni di sicurezza, ad esempio accostando.
Livello 5: Mentre il livello 4 richiede ancora la presenza di un conducente, le auto non ne avranno più bisogno nel livello 5 e finale di guida autonoma.
Il video di lancio di BMW é di qualche anno fa, ma molto efficace, che ne dite?
Parlando di social engagement è bene conoscere la differenza tra vanity metrics e actionable metrics. Prima di entrare nel merito cerchiamo di fare un po’ di chiarezza: ➡ vanity metrics (VM) sono metriche che tendono a suscitare un senso di gratificazione o di importanza superficiale, ma che in realtà forniscono poche informazioni concrete sul successo o sull’efficacia di un’attività. Facili da misurare, ma non offrono un’analisi approfondita delle prestazioni e possono essere fuorvianti se utilizzate come unico punto di riferimento. ➡ actionable metrics (AM) queste al contrario, sono metriche che offrono informazioni significative e misurabili sulle prestazioni di un’attività e che possono essere utilizzate per prendere decisioni operative o strategiche per ottimizzare la produzione dei contenuti, migliorare l’esperienza utente e raggiungere obiettivi specifici.
Alcune tra le più importanti vanity metrics a confronto con le rispettive actionable metrics
VM: Numero totale di follower 🆚 AM: Tasso di crescita dei follower settimanali o mensili. Questo ti aiuta a valutare l’efficacia delle tue strategie di attrazione e trattenimento dei follower nel tempo.
VM: Numero di “Mi piace” su un post 🆚 AM: Tasso di engagement sul post. Calcolando il rapporto tra il numero totale di interazioni (likes, commenti, condivisioni) e il numero di visualizzazioni del post, otterrai una misura più accurata dell’interesse generato dal post rispetto a un semplice conteggio dei “Mi piace”.
VM: Numero di visualizzazioni video 🆚 AM: Tempo medio di visualizzazione dei video. Misurando la durata media per cui gli utenti guardano i tuoi video, puoi capire se il tuo contenuto è coinvolgente e se riesci a mantenere alta l’attenzione di chi guarda.
VM: Numero di condivisioni di un post 🆚 AM: Tasso di condivisione virale. Calcolando la percentuale di condivisioni di un post rispetto al numero totale di visualizzazioni, puoi valutare l’efficacia del tuo contenuto nel generare un effetto virale e raggiungere un pubblico più ampio.
VM: Numero di commenti su un post 🆚 AM: Tempo di risposta ai commenti. Monitorando il tempo impiegato per rispondere ai commenti dei follower, puoi valutare la tua capacità di interagire attivamente con il tuo pubblico e fornire un servizio clienti tempestivo.